Una decisione davvero sorprendente quella appena comunicata sulle multe degli autovelox. Stavolta non è stato necessario alcun ricorso
È passato un mese esatto dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada con il quale sono state introdotte numerose novità, già in grado di impattere notevolmente sulla condotta degli automobilisti italiani.
Oltre a un sostanziale inasprimento delle multe e delle sanzioni accessorie su alcune delle infrazioni stradali più comuni come la guida con lo smartphone, in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di sostanze di stupefacenti, il nuovo Codice ha recepito e normato anche alcune disposizioni riguardo installazione, posizionamento e facoltà sanzionatorie degli autovelox.
A riguardo è stata stabilita la distanza minima tra il segnale di indicazione del limite della velocità e il dispositivo di rilevazione che non può essere inferiore ai 75 metri sulle strade urbane e ai 200 su quelle a scorrimento veloce. Non è possibile installare nuovi autovelox su tratti stradali che non abbiano avuto un tasso di incidentalità elevato negli ultimi cinque anni. Infine, è già valido il divieto di cumulo delle sanzioni riscontrate da uno stesso autovelox nell’arco temporale di un’ora. Se si viene fotografati più volte, si dovrà pagare solo l’ammenda più alta tra quelle ricevute, maggiorata di un terzo.
Multe annullate autovelox, decisione senza precedenti
E’ stata un vero scosso nell’ambito delle normative sugli autovelox, il pronunciamento della Corte di Cassazione dello scorso aprile con il quale è stata stabilità la nullità delle multe per eccesso di velocità, scaturite dalle rilevazioni di autovelox non omologati.
Un’ordinanza che ha dato adito alla presentazione, presso le autorità competenti, di una notevole quantità di ricorsi per ottenere l’annullamento dei verbali anche in caso di infrazioni ai limiti di velocità ben oltre la soglia di tolleranza. Ricorsi che, come si può apprendere da varie fonti, hanno avuto in gran parte esito positivo al punto da spingere alcuni comuni a spegnere gli autovelox attivi nel loro territorio proprio per il timore di ricorsi a cascata sulla validità dei verbali di multa emessi.
Uno scenario simile potrebbe essere stato anche il motivo della scelta del sindaco del comune di Rovigo che ha deciso di annullare in autotutela 700 verbali di infrazioni, rilevate da quattro dispositivi autovelox lo scorso 26 novembre, giorno di festa in città per il patrono San Bellino. Stando a quanto riportato dal Gazzettino è stato proprio il primo cittadino di Rovigo, Valeria Cittadin, a richiedere alla locale Prefattura l’annullamento delle multe emesse quel giorno, salvando così gli automobilisti dalle ammende conseguenti e dalla possibile decurtazione di punti dalla patente.