Per le famiglie che percepiscono l’assegno unico e universale c’è un adempimento da rispettare per mantenere l’importo attualmente corrisposto
Tra le misure di sostegno a favore dei redditi delle famiglie, l’assegno unico e universale è una di quelle di più recente introduzione.
Il sostegno viene erogato mensilmente tramite l’INPS e riconosciuto a tutte le famiglie con figli a carico. Può essere richiesto per ogni figlio fino al compimento della maggiore età o dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli con disabilità. L’entità del sostegno viene stabilita in base
all’ISEE (Indicatore situazione economica equivalente) della famiglia richiedente. Tuttavia, essendo una misura a carattere universale, può essere richiesta per l’importo minimo consentito anche senza ISEE o con ISEE superiore alla quota di 45.574,96€.
L’importo mensile dell’AUU varia per ogni figlio minorenne a carico da un minimo di 54,05€ a un massimo 189,20€. Per effetto della rivalutazione, entrambi questi importi aumenteranno nel 2025 rispettivamente a 57,45€ e 200,99€ con un incremento dello 0,8%.
La prima data di accredito dell’assegno unico e universale per il 2025 è fissata al 20 gennaio per tutte le prestazioni che non hanno subito variazioni. In caso di conguaglio o di nuova domanda presentata lo scorso dicembre, il sostegno verrà erogato dal 27 gennaio 2025 con i nuovi importi stabiliti dalla Legge di Bilancio.
Chi già percepiva l’assegno unico e universale prima del 2025 non ha bisogno di rinnovare la domanda per l’anno appena iniziato. Tuttavia, resta obbligatorio il rinnovo della presentazione dell’ISEE del nucleo familiare di appartenenza da effettuare entro il 28 Febbraio. Tale adempimento è necessario per poter continuare a percepire l’intero importo dell’AUU. In caso contrario, con la mancata presentazione, l’INPS non sospenderà l’assegno unico ma lo erogherà solo con l’importo minimo di 54,05/57,45€.
Oltre alla data del 28 Febbraio, la dichiarazione ISEE ai fini dell’assegno unico e universale può essere aggiornata entro il 30 giugno. In questo caso, se correttamente inviata e con il ristabilimento della quota spettante, l’INPS riconoscerà ai richiedenti anche tutti gli arretrati.
Per la presentazione dell’ISEE si può ricorrere all’assistenza di un centro di assistenza fiscale (CAF) che vi seguirà anche nell’iter della pratica. In alternativa si può accedere al portale unico ISEE sul sito dell’INPS utilizzando le credenziali di accesso oppure lo Spid. All’interno del portale unico potete trovare già la vostra dichiarazione precompilata con le indicazioni necessarie per inoltrarla in base al sussidio richiesto.
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