Quella di congelare e ricongelare gli alimenti è una pratica tanto diffusa quanto pericolosa per la salute. Ecco come comportarsi correttamente
Può sembrare un gesto innocuo e di rapida esecuzione, tipico di chi ha poca dimestichezza con la cucina e non conosce le pratiche corrette da seguire nella conservazione degli alimenti. Eppure è una regola ferrea, da seguire sempre se non ci si vuole imbattere in possibili situazioni di pericolo per la propria salute, in alcuni casi anche molto gravi.
Scongelare e ricongelare un alimento ancora crudo è una pratica vivamente sconsigliata in quanto favorisce l’aumento della carica microbiotica dell’alimento stesso. In pratica, riponiamo nel freezer, carne, verdure o prodotti surgelati che hanno subito, dopo il primo decongelamento, una moltiplicazione di virus e batteri che non è stata arrestata con l’unico procedimento necessario per evitarla ovvero la cottura.
Il successivo consumo di un prodotto scongelato e ricongelato, oltre a una perdita dei valori nutritivi essenziali degli alimenti, può provocare un’intossicazione alimentare con sintomi anche gravi nell’immediato come vomito, diarrea, disidratazione, dolori fortissimi allo stomaco, reazioni cutanee e febbre. Non è sempre possibile, specie se stiamo mangiando fuori casa, accorgersi che stiamo consumando un alimento che ha subito precedentemente questo trattamento di conservazione sbagliato. Tuttavia, se accusate uno dei sintomi appena elencati subito dopo averlo mangiato, il rischio è proprio quello.
E’ possibile ricongelare un alimento congelato solo in un caso eccezionale ovvero dopo averlo cotto. La cottura, infatti, va ad abbattere completamente quel processo di proliferazione di virus e batteri che comincia subito, quando un alimento viene tolto dal congelatore e portato a temperatura ambiente. Sebbene consentita, anche questa pratica va condotta con grande accortezza, seguendo alcune semplici indicazioni.
Anzitutto, affinché il prodotto conservi sapore, consistenza e valori nutritivi, è necessario che venga scongelato seguendo le indicazioni riportate dal produttore in etichetta. Se non ci dovessero essere, è sempre consigliabile procedere al decongelamento riponendo il prodotto prima in frigo e non sotto l’acqua corrente del rubinetto oppure immerso in contenitori.
E’ altresì consigliato il consumo del prodotto ricongelato nel più breve tempo possibile. Anche se cotto ad alte temperature, infatti, il cibo potrebbe rilasciare tossine che non vengono eliminate immediatamente come avviene invece per la carica batterie. Tossine che, pertanto, possono rimanere a lungo negli alimenti di nuovo congelati se non vengono consumati per molto tempo. Il rischio, anche in questi casi, è di imbattersi in una possibile intossicazione alimentare.
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